L'esempio per migliorarsi e ispirare
ho cominciato a fare triathlon per mettermi alla prova; volevo vedere se ero in grado di fare una gara che comprendesse nuoto, bici e corsa. in teoria facevo un po’ di tutte e tre le discipline, ma metterle in pratica tutte assieme nella stessa competizione lo ritenevo veramente difficile. gli scogli più grossi, per me, erano la tremenda fatica e la paura di incorrere in un infortunio. la mia prima gara la disputai con i normo dotati per due motivi: primo, le persone “normali” sono da sempre state il mio metro di paragone in quanto riuscivano a fare, senza impegno, ciò che io faticavo a mettere in pratica: camminare. secondo motivo, ho scoperto solo dopo un paio di gare che ci fosse un campionato dedicato agli invalidi: il paratriathlon.
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Per cui per me è stata una sorpresa essere indicato dagli altri atleti in gara come un esempio. Non ci avevo mai pensato. Forse perché non ho mai pensato a me stesso come ad un invalido, ma come a una persona con qualche difficoltà in più rispetto agli altri: anche per questo motivo ho sempre cercato di ingegnarmi nel trovare delle soluzioni che mi facessero raggiungere in qualche modo ciò che desideravo.
Oggi, quando vengo invitato a raccontare la storia di come abbia trovato la forza per non soccombere alla malattia, mi sento utile: è una sensazione stupenda, appagante, che regala pienezza alla mia vita. Quando le persone mi ringraziano per aver condiviso la mia esperienza dicendo che questa li ha fatti riflettere, li ha arricchiti e commossi, l’emozione che provo è intensa: è fantastico ricevere tanto affetto e solidarietà.
Oggi, quando vengo invitato a raccontare la storia di come abbia trovato la forza per non soccombere alla malattia, mi sento utile: è una sensazione stupenda, appagante, che regala pienezza alla mia vita. Quando le persone mi ringraziano per aver condiviso la mia esperienza dicendo che questa li ha fatti riflettere, li ha arricchiti e commossi, l’emozione che provo è intensa: è fantastico ricevere tanto affetto e solidarietà.
Nel corso della vita ogni persona si confronta con difficoltà di vario genere, siano esse lavorative, economiche, familiari, di salute.
I problemi fisici degli invalidi sono ben visibili a tutti e chiunque può rendersi conto di quanto le loro vite siano vincolate alla disabilità. Le difficoltà a cui vanno incontro e con cui devono confrontarsi giornalmente sono percepibili e immaginabili.
Alcuni invalidi dimostrano di riuscire a trasformare la frustrazione in motivazione, senza arrendersi alle difficoltà, cercando di ottenere il massimo dalle loro capacità: questo ha il grande potere di ispirare chi li guarda infondendo speranza e fiducia. famosi modelli in merito sono Bebe Vio, giusy versace e Alex Zanardi.
L’esempio è un mezzo potentissimo che hanno i più "deboli" per far crescere la società: ispirare il prossimo a migliorare.
I problemi fisici degli invalidi sono ben visibili a tutti e chiunque può rendersi conto di quanto le loro vite siano vincolate alla disabilità. Le difficoltà a cui vanno incontro e con cui devono confrontarsi giornalmente sono percepibili e immaginabili.
Alcuni invalidi dimostrano di riuscire a trasformare la frustrazione in motivazione, senza arrendersi alle difficoltà, cercando di ottenere il massimo dalle loro capacità: questo ha il grande potere di ispirare chi li guarda infondendo speranza e fiducia. famosi modelli in merito sono Bebe Vio, giusy versace e Alex Zanardi.
L’esempio è un mezzo potentissimo che hanno i più "deboli" per far crescere la società: ispirare il prossimo a migliorare.