L'esempio per migliorarsi e ispirare
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ho cominciato a fare triathlon per mettermi alla prova: volevo vedere se ero in grado di fare una gara che comprendesse nuoto, bici e corsa. facevo già un po’ di tutte e tre le discipline, ma metterle in pratica tutte assieme nella stessa competizione lo ritenevo veramente difficile. gli scogli più grossi, per me, erano la tremenda fatica e la paura di incorrere in un infortunio. la mia prima gara la disputai con i normo dotati per un motivo: le persone “normali” sono da sempre state il mio metro di paragone in quanto riuscivano a fare, senza impegno, ciò che io faticavo a mettere in pratica: camminare.
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SOTTO DIVERSI ASPETTI lo sport è uno strumento potentissimo nel percorso di recupero di una persona che ha subito un trauma. permette uno stato di salute migliore e previene da degenerazioni e aggravamenti: infatti uno studio ha dimostrato che per ogni euro investito nello sport la sanità pubblica risparmia due euro in spese mediche.
lo sport favorisce l'interazione, stimola ad uscire dal proprio ambiente domestico e lavorativo aiutando così la persona con disabilità a vivere maggiormente la società e a non rintanarsi in casa. questo giova molto alla sfera emotiva e affettiva.
l'impatto di maggior entità che lo sport ha nella vita di un invalido è quello di dare la possibilità di mettersi alla prova in un ambiente protetto, ciò permette un graduale recupero della sicurezza in se stessi. dopo un incidente o una malattia che porta ad una disabilità, la persona si sente disorientata nel doversi confrontare con un corpo che è cambiato e nel quale non si riconosce. fare attività sportiva permette di cominciare a conoscersi profondamente di nuovo, percependo le proprie possibilità, capendo i nuovi limiti di sé stessi. ciò porta a mettersi alla prova scoprendo le proprie potenzialità e acquisendo fiducia e sicurezza. un passo importantissimo che permette di trasportare queste percezioni di sé anche nella vita di tutti i giorni aumentandone la qualità sia per l'invalido sia per coloro che con lui la condividono.
lo sport favorisce l'interazione, stimola ad uscire dal proprio ambiente domestico e lavorativo aiutando così la persona con disabilità a vivere maggiormente la società e a non rintanarsi in casa. questo giova molto alla sfera emotiva e affettiva.
l'impatto di maggior entità che lo sport ha nella vita di un invalido è quello di dare la possibilità di mettersi alla prova in un ambiente protetto, ciò permette un graduale recupero della sicurezza in se stessi. dopo un incidente o una malattia che porta ad una disabilità, la persona si sente disorientata nel doversi confrontare con un corpo che è cambiato e nel quale non si riconosce. fare attività sportiva permette di cominciare a conoscersi profondamente di nuovo, percependo le proprie possibilità, capendo i nuovi limiti di sé stessi. ciò porta a mettersi alla prova scoprendo le proprie potenzialità e acquisendo fiducia e sicurezza. un passo importantissimo che permette di trasportare queste percezioni di sé anche nella vita di tutti i giorni aumentandone la qualità sia per l'invalido sia per coloro che con lui la condividono.
per me è stata una sorpresa essere indicato dagli altri atleti in gara come un esempio. Non ci avevo pensato. Forse perché non ho mai pensato a me stesso come ad un invalido, ma come a una persona con qualche difficoltà in più rispetto agli altri: anche per questo motivo ho sempre cercato di ingegnarmi nel trovare delle soluzioni che mi facessero raggiungere in qualche modo ciò che desideravo.
Oggi, quando vengo invitato a raccontare la storia di come abbia trovato la forza per non soccombere alla malattia, mi sento utile: è una sensazione stupenda, appagante, che regala pienezza alla mia vita. Quando le persone mi ringraziano per aver condiviso la mia esperienza dicendo che questa li ha fatti riflettere, li ha arricchiti e commossi, l’emozione che provo è intensa: è fantastico ricevere tanto affetto e solidarietà.
Oggi, quando vengo invitato a raccontare la storia di come abbia trovato la forza per non soccombere alla malattia, mi sento utile: è una sensazione stupenda, appagante, che regala pienezza alla mia vita. Quando le persone mi ringraziano per aver condiviso la mia esperienza dicendo che questa li ha fatti riflettere, li ha arricchiti e commossi, l’emozione che provo è intensa: è fantastico ricevere tanto affetto e solidarietà.
Nel corso della vita ogni persona si confronta con difficoltà di vario genere, siano esse lavorative, economiche, familiari, di salute.
I problemi fisici degli invalidi sono ben visibili a tutti e chiunque può rendersi conto di quanto le loro vite siano vincolate alla disabilità. Le difficoltà a cui vanno incontro e con cui devono confrontarsi giornalmente sono percepibili e immaginabili.
Alcuni invalidi dimostrano di riuscire a trasformare la frustrazione in motivazione, senza arrendersi alle difficoltà, cercando di ottenere il massimo dalle loro capacità: questo ha il grande potere di ispirare chi li guarda infondendo speranza e fiducia. famosi modelli in merito sono Bebe Vio, giusy versace e Alex Zanardi.
L’esempio è un mezzo potentissimo che hanno i più "deboli" per far crescere la società ispirando il prossimo a migliorare.
I problemi fisici degli invalidi sono ben visibili a tutti e chiunque può rendersi conto di quanto le loro vite siano vincolate alla disabilità. Le difficoltà a cui vanno incontro e con cui devono confrontarsi giornalmente sono percepibili e immaginabili.
Alcuni invalidi dimostrano di riuscire a trasformare la frustrazione in motivazione, senza arrendersi alle difficoltà, cercando di ottenere il massimo dalle loro capacità: questo ha il grande potere di ispirare chi li guarda infondendo speranza e fiducia. famosi modelli in merito sono Bebe Vio, giusy versace e Alex Zanardi.
L’esempio è un mezzo potentissimo che hanno i più "deboli" per far crescere la società ispirando il prossimo a migliorare.