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L'esempio

30/1/2017

1 Commento

 
Quando una persona è vittima di un trauma che ne limita l’autonomia, diventa una spesa importante per la società: assistenza sanitaria, spese mediche, sgravi fiscali, sussidi economici sono alcuni tra i costi di cui lo Stato si fa carico per cercare di garantire una vita dignitosa a chi subisce le conseguenze di un handicap. Da invalido spesso mi sono chiesto in che modo, oltre al lavoro, le persone come me potessano essere considerate una risorsa per la collettività e non risultare un peso: una risposta è stata lo sport. Negli ultimi anni ho visto moltissime persone emozionarsi, alle volte commuoversi, di fronte alle imprese di atleti disabili che, sfidando i propri limiti fisici, dimostrano come la speranza, la determinazione e la gioia possano continuare a esistere anche in circostanze di vita difficili.
Alex Zanardi, Bebe Vio e Alvise De Vidi vengono spesso portati ad esempio come modelli positivi. Quando li vediamo durante le gare in televisione ci emozionano: con la loro forza di volontà, determinazione e impegno ispirano chi li guarda. Spesso non li conosciamo direttamente ma basta osservarli per farci venire voglia di dare del nostro meglio nella vita di tutti i giorni. Questi atleti incarnano virtù riconosciute universalmente come eccellenti.
L’esempio è un mezzo potentissimo che hanno i più “deboli” per ripagare la collettività: ispirare il prossimo a migliorare.
 
È facile intuire come ognuno di noi percepisca il mondo in cui viviamo in maniera unica, dato che siamo tutti diversi. Questo fa si che la verità, in termini assoluti, non esista: dipende dai valori che usiamo per giudicare e dare un senso a ciò che ci succede attorno.
Spesso mi domando cosa mi renda felice, anche nei momenti in cui attraverso situazioni difficili: per me è ottenere soddisfazione da ciò che faccio. Laurearmi in Psicologia mi è servito a conoscermi, scoprirmi e diventare consapevole, almeno in parte, di alcuni fenomeni che accadono dentro di me. Mi sono reso conto che non mi basta raggiungere un risultato; per essere soddisfatto devo anche percorrere una strada coerente con i miei valori. Alle volte, preso dalla frenesia della vita di tutti i giorni, tendo a dimenticare di chiedermi cosa voglio davvero; per fortuna ci sono persone che, con il loro modo di fare, mi ricordano cosa sia importante nella mia vita. Io li ringrazio perché, solo per il fatto di esistere, mi ispirano e mi permettono di non perdere la mia direzione.
Percorrere strade e fare scelte che siano fedeli a ciò che intimamente sento giusto mi appaga, mi rende orgoglioso di quello che faccio e contribuisce in maniera importante a rendermi felice.
1 Commento
Katie Cooks link
25/2/2021 07:00:35 am

Great blog you havve

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    Autore

    Bernardo Bernardini

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